Banchetti e mazzette sotto le tende, nel cuore della notte

Mercoledì abbiamo visto cosa comporta la negazione del principio di non-contraddizione. La spada invincibile. Quando la coscienza dei tifosi non juventini saprà quale strumento strumento logico hanno tra le mani per potere rispondere ad ogni provocazione ed offesa, lentamente questi sostenitori dell’impossibile (l’epica leggenda bianconera) verranno colti dal tremore di poter muovere in pubblico e privatamente le false argomentazioni. Si ritroveranno rinchiusi e isolati in un circolo perverso che li costringerà ad allontanarsi dalla passione calcistica rovinando così anche la passione e il diletto degli artefici di questo disastro culturale e sportivo: la famiglia Agnelli e i miserabili personaggi che si sono prostrati al loro volere e al loro denaro. Uno di questi, tale Luciano Moggi, condannato per frode sportiva, un giorno si e anche l’altro, pontifica idiozie ben nascoste tra argomenti ragionevoli, quando in un paese civile si sarebbe vergognato di apparire in pubblico. Com’è possibile? E sopratutto perché? Prima di sparare sulla croce rossa che è questo miserabile paese, andiamo a riprendere il discorso interrotto ieri.

Ci siamo chiesti perché un esercito di cittadini ancora convinti che il sole giri attorno alla terra non riesca a prendere le destinanze da una simile follia. Non solo, ma la va urlando ai quattro venti, senza pudore alcuno senza il minimo sospetto che così facendo consegnano la propria vita, la propria intelligenza ad una patologia psichica ad un disturbo cognitivo. Tra non molto verrano studiati nei dipartimenti di sociologia e criminologia. Nulla di nuovo, la storia è ricca di fenomeni analoghi. Si diceva ieri che il motivo per cui tutto questo accade è dovuto al lavoro che la notte fa sul giorno.

Che significa? Il giorno è il momento in cui si manifesta la verità. Il momento in cui si combatte, il soggetto nudo di ogni forma di giudizio e artefatto si mostra e mostra tutta la sua natura. È un immediato dinamico. 45 min. più 45 min. Le coscienze imbambolate dalle emozioni si lasciano trasportare da un rito, dalle azioni, dal talento, dall’errore, dall’orgasmo, dalla delusione. Ci sono schemi, tattiche, c’è un lavoro enorme dietro e soprattutto c’è la palla che deve varcare la linea di porta e un giudice, l’arbitro, che è addestrato alla velocità, alla possibilità di sapere cosa può accadere e come spostare equilibri decisivi. Chi controlla l’arbitro controlla il risultato dello scontro. Questo sia ben chiaro è solo l’ultimo appello.

Nei 90 min di luce e riflettori e di coscienze travolte dalle emozioni (la religione oppio dei popoli di Marx, oggi altro non è che la cattedrale calcistica) si manifesta il principio di non-contraddizione. Tra una partita e l’altra però la luce tramonta, le emozioni vengono riassorbite dal quotidiano, la chiacchiera ha il sopravvento, il bar, il salumiere, i salotti televisivi, la carta stampata si riempiono di doxa, di opinioni, pareri, punti vista. È il luogo della propaganda. È il momento dell’ipocrita e democratico qualsiasi “stronzata” può essere detta impunemente. Cala la notte. Di notte gli eserciti avversari sotto le tende si incontrano, bevono insieme, brindano si dividono conquiste e strategie. Girano moltissimi soldi. La notte prepara il campo al giorno successivo, la menzogna e la follia nell’oscurità si confondono, assumono la sembianza del verosimile, la giostra riparte puntuale. Non va fermata. Troppi soldi in gioco. Troppe anime da controllare.

Il 28 aprile il portiere dell’Inter ha dato i tre punti al suo massimo avversario. La notte si concentra sullo scandaloso arbitro Orsato, i nottambuli sono allenati ad allontanare il sospetto, il più importante rappresentante della storia interista sulla massima testata propagandistica avversaria lascia questo messaggio, mentre l’autorevole voce del sistema televisivo cerca di far passare la follia come ciò che è massimamente evidente:

http://www.mediagol.it/prime-pagine/prima-pagina-tuttosport-mazzola-juve-scudetto-meritato-immensa-roma-solo-larbitro-poteva-eliminarla/

https://www.tuttonapoli.net/le-interviste/premium-sabatini-campionato-non-e-stato-falsato-il-napoli-ha-perso-lo-scudetto-perche-inferiore-alla-juve-354191

Cari Sabatini e Mazzola è bello vedere il sole girare attorno alla terra?

E sono tre. Dopo Cruciani.

 

Precedente La notte e il giorno. La Juve, il sole che gira attorno alla terra Successivo Allegri e la commedia all'italiana

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.