Introduzione alla puntata di Report

Premessa

Si racconta che in alcune regioni del sud, specialmente in Calabria, le grosse multinazionali o i gruppi finanziari, fino a pochi anni fa, erano completamente restii a procurarsi affari. Non per mancanza di opportunità, ma per non avere rogne. Poi si sa, un po’ per la crisi, un po’ per “necessità”, attraverso manager, spesso meridionali, si sono aperti a questa possibilità. Prima di farlo, però, è buon uso chiamare importanti esponenti delle forze dell’ordine in pensione, pronti ad arrotondare lo stipendio attraverso la vendita di informazioni che passano ai raggi x la famiglia, l’esistenza, le urine e le feci dell’eventuale referente, ritenuto poi idoneo per la realizzazione dell’affare. Che sia anche l’acquisto di un pezzo di terra o l’apertura di una società. Perché?

Semplice, per evitare a un certo punto, di ritrovarsi sotto il giogo eterno del dover dar conto a tizio e a caio del proprio agire e del proprio guadagnare. C’è sempre un miserabile da aiutare, un fratello da sistemare, qualche amico da eleggere, un carico da nascondere, che si tratti di tritolo o cocaina, è lo stesso.

Una scampagnata per la mente

Faust: Chi sei?

Mefistofele: Sono quella forza che vuole sempre il male e opera sempre il bene.

(Goethe, “Faust” atto I.)

Faust rappresenta buona parte dell’animo umano occidentale, da sempre e per sempre. Curiosità, desiderio e necessità.

  1. Che sia il male la strada per conoscere la verità e il senso del bene? (Curiosità)
  2. Operando il bene ascoltando il male, potere e rispetto elevano, al di sopra di ogni affanno, miserabile e mondano. Vinco io, è l’unica cosa che conta. (Desiderio)
  3. Senza la certezza del controllo e di ogni puntuale chiamata, minaccia, ricatto, non si produce il fine, non si setaccia il territorio, il desiderio non appare. (Necessità)

 

2+2= un cornetto e un cappuccino

Cosa accade in Italia la mattina? Niente, ogni santo giorno dopo ogni santa testimonianza della miseria del Bel Paese, invece di matematizzare l’esistenza con una semplice addizione, si va al bar per una bella colazione.

La puntata di Report ha mostrato due elementi decisivi, ma a quanto pare oggi al bar, sulla stampa, in tv si parla d’altro. Cornetto e cappuccino appunto.

Il primo riguarda la protagonista assoluta nell’immaginario sportivo del paese, la Juventus FC. Oltre a essere gestita da personaggi squallidi e discutibili – si vedano le risatine di Agnelli rispetto all’immissione di striscioni inneggianti alla tragedia di Superga – è una cosa con il sistema criminale, a cui deve dar conto.

Quel sistema criminale che si serve del calcio e del suo business, consente al calcio di essere in strettissima connessione con la politica e i servizi segreti.

Se quel sistema criminale può pensare di fare affari e riciclaggio attraverso l’azienda calcio, non si può più pensare che tutte le anomalie, che normalmente colpiscono il tifoso, siano frutto di traveggole emotive.

Deve essere chiaro una buona volta! Nel momento in cui faccio affari con esponenti di spicco della criminalità, due sono le ragioni: controllo a tappeto di tutti gli organi che sorvegliano il sistema di riferimento. Stampa, lega, federazioni, società, arbitri, procuratori e calciatori, direttamente.

Il sistema criminale ha come fine il guadagno con la certezza di essere impuniti. La Juve per propria ammissione, ha nell’unico fine, l’unica cosa che conta, vincere.

Meravigliosa alchimia della povera patria. Report ieri ha raccontanto una cosa evidente, ma che nessuno vuole vedere per miopia, per interesse economico o perché semplicemente se la fa sotto.

Juve, politica, criminalità, stato e servizi segreti sono la stessa cosa.

Ecco, adesso tutti a indicare come la piaga dell’ignoranza e del bagarinaggio affligga il fenomeno mai risolto degli ultrà…

Cornetto e cappuccino. Che la ruota continui a girare. Poi, quando si cadrà nel burrone, saranno stupore e afflizione.

A questo punto, non resta che rileggere e assistere al campionato italiano con la certezza che si sta interagendo, apprezzando e schifando niente poco di meno che la ‘ndrangheta.

La domenica del campionato in Italia è la domenica delle salme.

Precedente Delle due una: violenza o non-violenza? La Juve istiga alla prima, noi rispondiamo la seconda. Forse.

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.