La notte e il giorno. La Juve, il sole che gira attorno alla terra

La premessa accennata ieri, senza tutte le formulazioni possibili, può sembrare poco importante, di poco rilievo. In realtà è l’unico possibile strumento per far fuori la Juve, l’unico in grado di relegarla al passato, alla storia, come un rilevante fenomeno criminale Italiano. Questo fenomeno è una fantastica testimonianza storica e sociologica e andrà approfondito anche scientificamente. Noi ci limiteremo ad analizzare le sole caratteristiche fenomenologiche, divertendoci però ad evidenziare le comiche apparizioni della follia nello spazio pubblico e con quale arroganza questa cerchi di proporsi e vendersi con epica leggendaria.

Per intendersi meglio. Se ad un certo punto un gruppo consistente di persone si presenta pubblicamente affermando che il sole gira attorno alla terra ed inizia attraverso una nuova teoria geocentrica, contro ogni regola del buon senso e prova scientifica, a coinvolgere adepti e creare un indotto, che tipo di reazione potrebbe avere mai quella parte dell’umanità che sa perfettamente che questo gruppo di persone mente e non ci sta con la testa? Divertito distacco, indifferenza, isolamento sociale. Bisogna limitare l’indagine a questo unico aspetto. Un nutrito gruppo di individui gioisce e si esalta per una teoria che non sta in piedi, che non esiste. Racconta gesta di eroi, di imprese, di tradizioni che si autoalimentano attraverso compulsive autosuggestioni onanistiche.

Perché se è la terra che gira attorno sole, e se qualcuno dovesse affermare il contrario non avrebbe spazio pubblico e sociale, la storia juventina, il sole che gira attorno alla terra, continua imperterrita ad autoalimentarsi e a propagarsi come un vangelo? La teoria geocentrica scende in campo vince si esalta commuove e tutta la stampa, con stimati professionisti, applaude urlando: evviva il sole che gira attorno alla terra, evviva! Che potenza! Che forza! Il 30% degli italiani urla questa follia. Ma è ancora più folle che il 70% restando imbrigliata nella teoria si incazza pure. O si riduce a scherzarci su, o peggio a rinunciare con amarezza ad ogni velleità affermando non c’è nulla da fare. Cioè quel 70% non si limita ad interagire con l’errore nel modo in cui ognuno di noi potrebbe interagire con un pazzo incrociato per strada.

In pochè parole, se è vero quanto affermato ieri, ossia che ogni negazione dell’identità tra Juve e furto e affermazione di quell’identità, e che ogni negazione dell’identità tra Juve e furto è l’apparire della follia, perché questo fenomeno sociale non diventa una comica o tragica pagina della storia sportiva italiana tipo – caro figlio mio, per molti anni, decenni, in Italia si è creduto che il sole girasse attorno alla terra -?

La risposta la vedremo nei prossimi giorni. Intanto è importante sapere che come nella vita le giornate sono scandite dal giorno e la notte così avviene anche nella storia. La ragione per cui si stenta a relegare la Juve, questa impossibile teoria culturale, al passato, è dovuto al meraviglioso lavoro che la notte fa sul giorno. Si tratterà di andarlo a scovare e vederne i contenuti.

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