Marchionne e lo strano calderone dell’eccellenza italiana

Ieri FCA -15% in borsa. La triste e prematura fine di Marchionne ha spaventato gli azionisti.

Non sono mancati giudizi osannanti l’operato del manager sul territorio nazionale. Soprattutto, e a ragion veduta, si è cercato di mostrare quanto contasse nel suo operato il riconoscimento e il legame dell’azienda con una strenua difesa dell’eccellenza italiana.

Che paradosso! La famiglia Agnelli, nella molteplicità delle sue iniziative imprenditoriali, ha il coraggio di accorpare, sotto l’egida del famoso made in Italy, una tipicità tutta nostrana: la rapina con scasso (anche dei coglioni) di campionati di calcio italiani senza pudore alcuno. Rivendicando l’epica eroica di un marchio che ha appestato il paese. Ma si sa, il calderone del potere assorbe molto bene i vari ingredienti della zuppa, quindi il marchio Maserati ben supporta e affianca quello della Juve.

Il risultato però proprio non convince. Il sapore del piatto, pur con la messa in scena teatrale, pomposa e ben supportata dalla melodrammaticità delle nostre corde culturali, lascia in bocca uno strano retrogusto. Mi sforzo di cercare la parola giusta per rappresentarlo e l’unico argomento di critica gastronomica che si offre alla mente è: sa di presa per il culo.

Che peccato e che opportunità sprecata. Ho apprezzato molto il pullover in alternativa alla giacca, così come il rigore senza fronzoli di certi argomenti. All’appello però manca una bella strigliata ai ragazzini viziati di Torino. Se eccellenza deve essere, questa non può tollerare l’eterna e asfissiante propensione alla furbata. Anche perché, se i furbetti normalmente vestiti da clown si autoeliminano da sé – e di questi le piazze sono piene – quelli che pretendono di vendere anche mediocrità oltre che eccellenza, persuasi di essere pionieri dell’assoluto, risultano un gradino sopra agli altri per il danno prodotto e si finisce per prenderli sul serio.

I primi rendono un caffè in una bella giornata di sole difficile da mandar giù, i secondi lo allungano con il cianuro.

Per cui, se i primi coprono il paese di ridicolo, i secondi lo fanno invivibile. Attenti allora, alla straordinaria e appassionata propensione all’orazione.

 

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